Presentazione Squadre 2020, Groupama-FDJ
La Groupama-FDJ si prepara alla nuova stagione con poche novità nell’organico. La formazione francese punterà di nuovo sui due capitani, ormai sostanzialmente storici, che avranno obiettivi completamente diversi, mentre alle loro spalle ci sono alcuni giovani in forte crescita. Con quattro arrivi e quattro partenze, queste ultime forse più pesanti dei nomi arrivati a sostituirle, il team sembra aver deciso di ringiovanire il roster per iniziare a pensare al futuro. Sono ben tre infatti i neoprofessionisti uniti all’organico, che non aggiunge nessun nome di esperienza alla propria lista. La presenza di tanti under 25 e i simultanei addii di Steve Morabito e Benoit Vaugrenaurd, entrambi giunti a fine carriera, certificano questa tendenza al ringiovanimento. Anche quest’anno in ogni caso il focus principale rimarrà sulle corse francesi, con il Tour de France obiettivo numero uno.
GLI UOMINI PIÙ ATTESI
Il faro della squadra rimarrà Thibaut Pinot. Il francese ha dimostrato una volta di più le proprie grandi qualità in salita nel 2019, andando a vincere al Tour de France su un arrivo importante come quello del Tourmalet, nella quattordicesima tappa. L’ennesimo problema fisico non gli ha permesso di fare classifica fino alla fine alla Grande Boucle, come già avvenuto diverse volte nella sua carriera, eppure quest’anno è sembrato compiere un altro notevole passo in avanti, sembrando persino in grado di conquistare la corsa. Dopo il successo al Giro di Lombardia 2018, è impossibile evitare di dare fiducia al transalpino, sia nelle corse da una settimana sia nelle classiche. Il quinto posto ottenuto sia alla Tirreno-Adriatico sia al Giro del Delfinato conferma gli enormi progressi anche a cronometro, che finalmente potrebbero permettergli di ottenere risultati importanti. In una stagione con Olimpiadi e mondiali adatti alle caratteristiche degli scalatori, il 29enne può essere un protagonista assoluto.
L’altro leader sarà sempre Arnaud Démare, specializzato nelle volate. Il transalpino sembra in una fase calante della carriera, almeno per quanto riguarda il numero di vittorie: sono state solo cinque nella scorsa stagione, a fronte delle nove nella precedente e delle dieci nel 2017. Il classe ’91 ha però dimostrato di poter ancora competere con i migliori, vincendo una tappa al Giro d’Italia nella volata di Modena e trovando diversi piazzamenti nella corsa rosa, che quest’anno accoglieva molti dei migliori sprinter mondiali. Il suo programma di quest’anno sarà sicuramente condizionato dalle intenzioni di Thibaut Pinot, ma, con anche le Classiche del Nord che restano tra i suoi grandi obiettivi, avrà spazio per esprimersi ai massimi livelli.
Il team per le salite potrà contare su un alto numero di gregari affidabili ed esperti. Il più abituato ad avere il compito di scortare i capitani sulle asperità rimane Sebastien Reichenbach, ma anche Rudy Molard e Kilian Frankiny hanno mostrato ampi miglioramenti nelle ultime stagioni, candidandosi anche a ricevere più spazio per obiettivi personali quando il capitano numero uno non è al via. Corridori di qualità, possono ottenere buoni risultati in prima persona.
Un po’ più sguarnita la selezione per le classiche, che nel caso di Fiandre e Roubaix farà di nuovo affidamento soprattutto su Démare. L’arrivo dello svizzero Stefan Küng, fresca medaglia di bronzo ai mondiali di Yorkshire 2019, può fornire una valida alternativa con gli attacchi da lontano, ma finora rimane affidabile soprattutto nelle cronometro, specialità di cui si è confermato campione nazionale, pur avendo mostrato qualità anche in percorsi impegnativi. L’italiano Jacopo Guarnieri sarà un punto di appoggio fondamentale in questo senso, così come da ultimo uomo nelle volate. Per il resto spetterà a Benoit Vaugrenard, Ramon Sinkeldam, Antoine Duchesne, William Bonnet e Mickael Delage il difficile compito di difendere un team non sempre estremamente efficace in questo tipo di prove, dedicandosi in gran parte al supporto del capitano. Un aiuto importante arriverà anche da Ignatas Konovalovas e Tobias Ludvigsson, che con le loro doti di passisti e cronoman si sono spesso rivelati preziosi anche sul pavé.
L’altro uomo di punto per le volate sarà l’emergente Marc Sarreau, efficace soprattutto nei percorsi mossi in cui viene effettuata selezione prima dello sprint finale. Il francese, vincitore a Paris-Bourges e Tour de Vendée in chiusura di 2019, dovrà far vedere qualche risultato anche nelle corse fuori dai confini nazionali per dimostrare di meritare più spazio. Occhio infine all’esperto Anthony Roux, resistente in salita e dotato di un ottimo spunto rispetto agli altri puncher, a Benjamin Thomas, campione nazionale francese a cronometro in crescita anche nelle prove in linea, e a Léo Vincent, che vuole finalmente sbocciare dopo due anni non esaltanti.
LE GIOVANI PROMESSE
In continua crescita, David Gaudu ha tutte le carte in regola per diventare il terzo violino della squadra francese. Il classe ’96 ha saputo battagliare con i migliori in diverse corse da una settimana, salendo sul podio all’UAE Tour e chiudendo quinto il Giro di Romandia. Fedele scudiero al Tour de France, ha poi ottenuto qualche piazzamento nelle classiche italiane di fine stagione, ulteriore dimostrazione delle sue qualità nelle corse da un giorno impegnative, già dimostrate con il sesto posto alla Liegi-Bastogne-Liegi. Quest’anno può essere più di un valido appoggio per la causa della propria formazione, con esperienza e allenamento in più.
Altro grande prospetto è il suo coetaneo Valentin Madouas, che l’anno scorso ha colto diversi piazzamenti nell’arco dell’intera stagione. Anche al Giro d’Italia, suo esordio in un GT, ha provato a mettersi in mostra in fuga, cogliendo qualche risultato tra i primi dieci di giornata fino a concludere la corsa con un promettente 13° posto. Il 2020 potrebbe essere la stagione del suo definitivo salto di qualità, alla ricerca di successi pesanti o di podi nelle classiche più prestigiose. L’ottavo posto all’Amstel Gold Race 2019 può già essere un buon punto di partenza.
Al suo terzo anno da professionista, Bruno Armirail cercherà di mettersi maggiormente in mostra nelle cronometro, che rimangono la sua specialità principale. Tutta da verificare infine la capacità di mettersi in mostra tra i professionisti dei tre neopro’ appena arrivati nella formazione, in un’operazione di ringiovanimento che dovrebbe dare i suoi frutti a partire dalle prossime stagioni. Per questo le aspettative su Alexys Brunel, Kévin Geniets, che già negli scorsi mesi dell’anno ha debuttato con la maglia del team, e Simon Guglielmi, almeno per il 2020, non saranno altissime.
LA SQUADRA
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Bonne chance Thibaut Pinot !!!!
In bocca al lupo Thibaut , dimostra il tuo valore ; ti meriti di indossare la maglia gialla che ti possa accompagnare quel pizzico di fortuna che ti è mancato l’anno scorso . Che tu possa piangere solo di felicità .
Vva il numero 51 !!! FORZA !!!!!!!!
By Silvia